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Biogas Avellaneda, una best practice in Argentina

June, 2020

Realizzato da IES Biogas, è uno dei più gradi impianti del Sud America
Alcune domande al biologo Alejandro Bertolin

È uno dei più grandi impianti biogas del Sud America in termini di potenza elettrica generata. Avellaneda si trova nella provincia di Santa Fe e produce 6.800kW a piena potenza, che vengono immessi direttamente nella rete elettrica nazionale argentina, soddisfando il fabbisogno di oltre 12.000 famiglie. Il team di IES Biogas, che ha realizzato l’opera, ha consegnato in soli cinque mesi al committente Biogas Avellaneda un impianto chiavi in mano e operativo al 100%, dopo il superamento di tutti i performance test.

L’Argentina è un Paese strategico per IES Biogas: nella piccola città di Christophersen, presso il Dipartimento General Lopez – Santa Fe, ha costruito anche un impianto biogas da 1.400 kW per Adecoagro, importante azienda agroalimentare sudamericana, e ha altri progetti in via di realizzazione. Nel 2015 ha aperto la sua prima succursale operativa a Buenos Aires, un hub di vendita e assistenza tecnico-commerciale per tutto il mercato del Sud America: grazie al magazzino e al service, l’azienda riesce a garantire servizi di intervento per ogni tipo di tecnologia e per qualsiasi produttore.

L’impianto di Biogas Avellaneda, alimentato da scarti derivanti da produzione di bioetanolo, farina di mais, glicerina e vinaccia, è operativo dal 2016: come prosegue oggi la collaborazione con IES? Lo abbiamo chiesto all’ingegnere Alejandro Bertolin, responsabile biologo dell’impianto.

Perché la vostra azienda ha voluto realizzare un impianto biogas?

Cercavamo un’alternativa eco-friendly, più sostenibile sia dal punto di vista economico che ambientale, per il trattamento di vinassa (o thin stillage), un sottoprodotto della produzione di etanolo. In più, negli ultimi anni, il Governo argentino ha iniziato a fornire diversi strumenti necessari alla produzione di energia rinnovabile.

Avete scelto IES Biogas per realizzarlo, perchè?

Innanzitutto, è un’azienda con molti anni di esperienza nel campo. Inoltre, trattando substrati diversi rispetto a quelli abituali (parliamo di thin stillage, farina e glicerina), avevamo la necessità  di affidarci soltanto a un’azienda con le caratteristiche di IES Biogas, che fosse in grado di realizzare in modo efficiente questo tipo di progetto.

Come funziona il vostro impianto e quanto produce in termini di energia e compost?

L’impianto ha lavorato fin dall’inizio alla capacità produttiva stimata, iniettando 144 MW/h al giorno nella rete elettrica. Per quanto riguarda l’effluente, è stata generata una quantità di digestato pari a 350 m3 al giorno, impiegato come fertilizzante per il nutrimento dei nostri campi.

Secondo lei, quali sono le principali caratteristiche che deve possedere un impianto biogas?

Deve essere capace di valorizzare un effluente o un sottoprodotto attraverso un processo semplice ed ecologico, ottenendo energia elettrica per tutta la comunità, ma anche un fertilizzante naturale per l’agricoltura.

IES Biogas vi segue anche per quanto riguarda il servizio di assistenza?

Certo, attualmente stiamo continuando con il servizio di monitoraggio e l’assistenza biologica del service.

 

Per approfondire, consulta la Scheda tecnica dedicata all’impianto.

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