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Biometano, Cingolani firma il nuovo decreto
Il Ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, ha firmato il 15 settembre il Decreto Biometano, avviando il processo di attuazione delle misure previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per promuovere lo sviluppo del biometano favorendo la realizzazione di nuovi impianti e la riconversione degli impianti di biogas agricolo esistenti: 1,7 miliardi di euro per realizzare impianti entro il 2026. Lo scorso agosto la Commissione Europea aveva dato il via libera allo schema presentato dall’Italia per il sostegno alla costruzione e all’esercizio di impianti di produzione di biometano sia nuovi, sia frutto di riconversioni.
L’adozione del decreto, che entrerà in vigore solo dopo la registrazione della Corte dei Conti e la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale, permetterà l’avvio delle prime procedure entro la fine del 2022. Secondo quanto riportato dal comunicato stampa del MiTE, il decreto firmato prevede:
a) un contributo in conto capitale del 40% sulle spese ammissibili dell’investimento sostenuto, nei limiti del costo massimo di investimento ammissibile
b) un incentivo sulla produzione, con tariffe differenziate sulla base dei costi degli impianti
c) contingenti di potenza annui messi a disposizione, in linea con gli impegni di spesa del PNRR, finalizzati a valorizzare il potenziale delle riconversioni degli impianti biogas esistenti e la nascita di nuove produzioni.
L’accesso agli incentivi avverrà tramite aste pubbliche competitive al ribasso sulle tariffe incentivanti che si svolgeranno dalla fine del 2022 al 2024 e comunque fino all’esaurimento delle relative disponibilità economiche del PNRR.
A commento del comunicato ufficiale del MiTE, il CIB Consorzio Italiano Biogas ha sottolineato l’importanza strategica del decreto e la necessità di avviare ora prontamente la fase attuativa per permettere al settore di avviare gli investimenti previsti.