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Più biometano a Roma? Porterebbe 63 mln di € e -51mila ton di CO2 all’anno

November, 2020

 

Se il Comune di Roma incrementasse l’utilizzo di biometano, potrebbe arrivare a +63,3 mln di € di ricavi e a -51 mila tonnellate di CO2eq/anno. Sono questi i numeri emersi dallo studio “A circular economy model based on biomethane: what are the opportunities for the municipality of Rome and beyond?, condotto da un team internazionale di esperti, a cui Federmetano ha fornito i dati relativi al circolante a CNG della zona interessata, e pubblicato su Renewable Energy, tra le più autorevoli riviste in materia. La pubblicazione illustra i benefici ambientali, economici e sociali di cui il Comune di Roma potrebbe usufruire se in quella circoscrizione si incrementasse l’utilizzo del biometano. La metodologia utilizzata per la Capitale è replicabile su tutto il territorio nazionale.

Per valutare la profittabilità degli impianti di biometano sono stati presi in considerazione sia impianti di dimensione minima (200 Sm³/h e 350 Sm³/h) sia impianti di dimensione massima (500 Sm³/h), è stato considerato il potenziale di biogas definito dalla regione Lazio e si è ipotizzata una raccolta differenziata al 65% (attualmente al 44%). La combinazione di tali fattori, analizzati alla luce di otto specifici indicatori economici, ha rilevato che la profittabilità degli impianti di biometano può arrivare a 63,3 mln di €. 

In seguito, sulla base dei dati forniti da Federmetano e relativi al parco circolante a CNG del territorio analizzato, è stato valutato l’impatto ambientale derivante dall’utilizzo di biometano nei trasporti. Attualmente nel Comune di Roma circolano 19.939 auto, 3.887 camion, 493 autobus, 279 veicoli speciali, 41 rimorchi e 31 motocicli alimentati a metano. Dalle analisi condotte è emerso che si avrebbero a disposizione nel Municipio di Roma 37,6 mln Sm³ di biometano (26.306 mila Sm³ da FORSU e 11.281 mila Sm³ da sottoprodotti), sufficienti ad alimentare circa 28.200 NGV, con una riduzione complessiva delle emissioni di GHG pari a un valore compreso tra 43 e 51 mila tonnellate di CO2eq/anno (considerando il modello “From Well to Wheel”). Di conseguenza, l’intera domanda di carburante per il trasporto in questo territorio può essere completamente soddisfatta.

In questa prospettiva, gli impianti di biometano possono trasformare enormi quantità di rifiuti in energia pulita, che contribuirebbe in modo significativo a ridurre l’impatto ambientale del settore trasporti.

Per saperne di più:

 

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